La nostra Storia

L'attuale Bravetta  nasce da un'idea di Paolo Chieruzzi che, dopo anni di esperienze come giocatore e come tecnico lontano dallla città e dal quartiere di provenienza, decide di tornare a fare calcio  dove, negli anni '60, aveva dato i primi calci al pallone.

La decisione di costituire la Società fu presa a ridosso della scadenza dei termini di iscrizione al campionato di Terza Categoria 2001/2002 e questo fatto determinò la scelta di un nome alternativo a quello attuale poichè la denominazione "Locamotiva" (così fu chiamata la società)  garantiva un introito pubblicitario immediato indispensabile al progetto. Per gli stessi motivi anche il campo di gioco inizialmente non fu scelto a Bravetta ma addirittura a Labaro. Insomma se agli inizi di Bravetta c'era solo il Mister e fondatore, il progetto era partito comunque per approdare il prima possibile nel quartiere. E così, dopo due anni di "purgatorio" la squadra arriva al Paolo Valenti. Prima di prendere il nome del quartiere però, passa ancora un'altro anno.

Il progetto del Bravetta di Paolo Chieruzzi, Gianluca De Bonis e di Francesco De Bonis (storico presidente) è un progetto che scaturisce dall'idea di far giocare a calcio quei ragazzi che per i più disparati motivi non hanno l'opportunità di esprimersi in contesti calcistici più importanti.

La filosofia di Chieruzzi è sempre stata a metà tra lo spirito competitivo, che non deve certo mancare nello sport, e quello del calcio come momento di aggregazione tra coetanei. Quest'ultimo aspetto, legato ad una visione sociale del calcio, se di fatto ha limitato le ambizioni della Società, che ha sempre "galleggiato tra la Terza e la Seconda categoria", ha d'altro canto offerto l'opportunità a molti ragazzi di giocare nella zona di appartenenza o comunque di sentirsi parte integrante di un contesto dal quale, se si vuole, non si esce  mai definitivamente.

Durante questo percorso si sono susseguiti decine e decine di calciatori alcuni dei quali anche con trascorsi calcistici importanti che, per una stagione o due, hanno comunque voluto respirare l'atmosfera di puro dilettantismo nel Bravetta.

Quindi, Mister a parte, che vanta trascorsi nella Lazio, nella Pistoiese e in altre società rinomate, col Bravetta dei primi anni 2000 hanno militato giocatori come Bisegna e La Manna, che dopo aver conosciuto da vicino il professionismo, sono scesi in campo in Terza categoria con umiltà e professionalità.

Ma il definitivo radicamento nel quartiere della squadra si è verificato quando, nella stagione 2004/2005, il Bravetta ha assorbito un gruppo di ragazzi legati alla zona che la stagione precedente avevano disputato il campionato di Terza Categoria con il PSG di Casetta Mattei. Questi giocatori per qualche campionato hanno costituito l'ossatura della squadra: Binci, Giusti, Natalucci, Scaccia, Massullo detto "Cico" sono tra i calciatori che hanno dato un impronta alla squadra delle stagioni successive.

Nelle stagioni 2008/2009 e 2009/2010 la scelta del campo dell'Urbetevere come base per gli allenamenti e le gare ha coinciso con un parziale quanto spontaneo rinnovamento del gruppo che si è arricchito di ottimi elementi tra i quali i portieri Gianferro e Galletti, il fantasista Cipolloni, il centrocampista Lanzano e il difensore Masullo.

La stagione 2010/2011 (disputata di nuovo al campo Paolo Valenti) se da una lato ha proposto al campionato di Seconda Categoria una squadra capace di ottime prestazioni, d'altro canto ha evidenziato la necessità di un nuovo rinnovamento dell'organico che, per motivi legati a vicende personali di molti dei componenti della squadra, non offriva ormai le necessarie garanzie per il campionato seguente.

La stagione 2011/2012 pertanto è iniziata alla stregua di un importante ringiovanimento del parco giocatori e, per la prima volta dopo nove anni, di un cambio alla guida tecnica della squadra: Chieruzzi diventa il direttore sportivo, Roberto Paolini è il nuovo allenatore, De Bonis (come sempre) il presidente. La squadra "rivoluzionata" disputa un campionato dignitoso nel corso del quale tra i nuovi arrivati spicca su tutti il centravanti Cicchinelli che, nella storia del Bravetta, eguaglia il più titolato Bisegna in quanto a reti realizzate nel corso di un campionato.

Dopo un anno passato lontano dalla panchina, Chieruzzi decide di tornare alla guida tecnica del Bravetta. La Squadra pur abituata a un sistema di gioco radicalmente diverso e malgrado la perdita di alcuni elementi raggiunge ugualmente una meritata salvezza.  Nel corso del campionato si unisce al gruppo Dedndreaj (per tutti Miky) che darà un contributo fondamentale al raggiungimento dell’obiettivo stagionale.

La stagione 2013/2014 è caratterizzata da un profondo rinnovamento del parco giocatori, più importante di quello avvenuto due anni prima. Ai veterani Brini, Pinata, Coldagelli e Gianferro si uniscono calciatori esperti e affidabili come Silvestri, Impiombato, Babalini e Gammella e giovani validi come Scafetta e Stefanini. Dopo un inizio di stagione problematico, culminato con la fuoriuscita dal gruppo di alcuni giocatori non funzionali al progetto, la squadra ottiene buoni risultati, raggiungendo i 41 punti e chiudendo con la 2° difesa del campionato.

La stagione 2014/2015 porta al Valenti alcuni giocatori di grande talento, ma molto scostanti sia nel rendimento che nell’affidabilità in termini di presenza e dedizione alla causa. L’amalgama con il gruppo storico non è semplice, ma l’avvio del campionato è di quelli da incorniciare con 9 punti in 3 partite, seguito poi da un lungo periodo di crisi di risultati e di gruppo. Alla fine la squadra trova il suo equilibrio e chiude il campionato con 42 punti, uno in più dell’anno precedente.

La stagione 2015/2016 inizia con una grande novità: il Bravetta lascia lo storico campo Paolo Valenti a favore dello Sbardella (ex campo Tanas) a Primavalle. La squadra per svariate ragioni perde gli elementi acquisiti l’anno precedente, che vengono però rimpiazzati da nuovi giocatori, molto più vicini allo spirito del Bravetta. Pinto, difensore roccioso ed essenziale, e Scafetta, attaccante di razza, si dimostreranno come le più belle sorprese dell’anno. L'inizio di stagione è caratterizzato da risultati non positivi, dovuti soprattutto alla necessità di adattare il gioco della squadra al nuovo terreno in sintetico. Il campionato, però, finisce in crescendo. Il Bravetta si piazza al 10° posto con 36 punti e vince la coppa disciplina del proprio girone.

Il campionato successivo inizia con tante incognite. Alcuni giocatori lasciano, altri, a causa soprattutto del lavoro, non possono garantire una presenza costante. Gli unici innesti sono i giovani Pennesi, Ciocari e Murgia, ragazzi validi e volenterosi ma con poca esperienza in categoria. Il Bravetta inizia così il campionato con solo 23 giocatori. Dopo aver collezionato 4 punti in tre partite la squadra inizia una striscia di risultati utili incredibile e chiude il 2016 al 2° posto, con appena 3 gol subiti. Nel frattempo anche Pinto, trasferito fuori Roma per lavoro, lascia il Bravetta. Dopo un Gennaio difficile il Bravetta, trascinato dalla corsa dei vari Giurgola, Latini, D’Ariano e Jacopo Scafetta, dai gol di Paolo Scafetta e Dedndreaj e dalle geometrie di Impiombato e Simmi, riprende a vincere ottenendo 12 risultati utili consecutivi (9 vittorie e 3 pareggi). La squadra di mister Chieruzzi chiude il campionato con un sorprendente 4° posto con 17 clean sheet (di cui 7 consecutivi) dietro alle due corazzate Monte Mario e Pian Due Torri, contendendo fino all’ultimo il terzo posto a un ben più attrezzato Vis Aurelia. 

La stagione 2017/2018 inizia ad agosto, con la novità della Coppa Lazio, che il Bravetta disputa per la prima volta nella sua storia. L’eliminazione arriva al primo turno nel peggiore dei modi, imbattuti, senza subire reti, tramite sorteggio. Nonostante questo brutto colpo, il girone d’andata, seppur con qualche punto di troppo lasciato per strada (vedi il pareggio con il Cerveteri ultimo in classifica), sembra confermare quanto di buono visto l’anno precedente. L’apice si raggiunge proprio all’ultima giornata di andata con la vittoria in trasferta in casa dell’allora prima della classe, l’Atletico Montespaccato. La magia si interrompe bruscamente dopo la sonora sconfitta con il Borgo San Martino e la cocente sconfitta di La Storta, che taglia definitivamente le speranze di competere per le primissime posizioni e che inconsciamente fa mollare anche quello che era l’obiettivo iniziale di confermare il piazzamento in coppa Lazio. Seguono una serie di risultati negativi che alla fine relegheranno il Bravetta all’8° posto con appena 13 punti conquistati nel girone di ritorno. Le note positive di questa stagione sono l’inserimento in gruppo del giovane Iaschi che, con dedizione e impegno, si ritaglia discreti spazi in squadra e la vittoria per la seconda volta in tre anni della Coppa disciplina, questa volta addirittura con il miglior coefficiente di tutta la regione Lazio e nessuna espulsione a carico durante l’intera stagione.

La stagione 2018/2019 porta ad un profondo rinnovamento del gruppo. Sei persone lasciano il Bravetta e arrivano ben otto volti nuovi. Grazie a mister Chieruzzi tra questi arriva un quartetto di ragazzi provenienti dalla Nuova Aureliana, di cui Rinaldi è sicuramente il miglior acquisto sia per prestazioni sportive che per dedizione alla causa e serietà. La squadra grazie alla qualità dei nuovi innesti e all’intuizione tattica del duo Chieruzzi/Cico di spostare D’ariano e Salvati interni di centrocampo, nella prima parte del campionato esprime un ottimo calcio ma capitalizza poco le occasioni create, lasciando parecchi punti per strada. Nonostante i mezzi passi falsi a fine girone di andata la squadra è ancora agganciata al treno per il terzo posto. A febbraio però cominciano i primi problemi, specialmente di ampiezza della rosa, che ad ottobre era addirittura composta da 28 giocatori. Lo scarso impegno di alcuni, alcune rinunce a proseguire la stagione, infortuni, squalifiche e impegni personali, creano parecchi problemi che culminano nella disfatta contro il Vittoria Roma. Nel momento di difficoltà è, come al solito, la vecchia guardia guidata da Capitan Simmi e da Impiombato a non mollare e a trascinare il gruppo che ottiene risultati importanti in condizioni precarie (su tutti il 2 a 2 ottenuto sul campo del Vis Aurelia, con appena 13 effettivi disponibili e giocando oltre mezz’ora in inferiorità numerica). Il piazzamento finale in classifica è il quinto posto che permette agli uomini di Chieruzzi di conquistare l’accesso di diritto in Coppa Lazio.

Nel campionato 2019/2020 il Bravetta cambia nuovamente casa. Il campo per gli allenamenti e le partite casalinghe è il Don Calabria.  A fronte di 7 svincoli, il lavoro di rimpolpamento della rosa ha portato il ritorno di Latini, e gli arrivi di Mattiuzzo, Giovannoni, Latella, Napoleone, Vazzana e Kuqi. Il Bravetta viene eliminato subito dalla Coppa Lazio perdondo all'ultimo secondo con il Barrio Monti Tiburtini e pareggiando in casa con l'Olimpus Roma. Anche il campionato non inizia nel migliore dei modi: Vari infortuni, difficoltà di ambientamento di alcuni nuovi giocatori, difficoltà con il campo (molto più piccolo dello Sbardella) portano appena tre punti in quattro partite. L'anno è caratterizzato da clamorose rimonte subite (su tutte la sconfitta per 3 a 2 con il Poseidon Soccer), partite perse in malo modo (i 3 a 0 subiti contro Etrurians e Atletico Grifone) e tanto nervosismo all'interno del gruppo. L'unica gioia della stagione è la vittoria in rimonta all'ultimo respiro con il Manziana, che rimane l'unica luce di una stagione piena di ombre, nata male e non terminata per la pandemia di Covid19 che ha portato alla sospensione di tutti i campionati dilettantistici a Marzo 2020.

Il campionato 2020/2021 nasce sotto il segno di un ulteriore rinnovamento della rosa. Arrivano ben 8 giocatori nuovi che portano entusiasmo e qualità. Il precampionato dà segnali incoraggianti, sia a livello di gioco che di coesione del gruppo.  Il campionato inizia subito con una vittoria con lo Shot Cassia, grazie a un gol su punizione di uno dei nuovi arrivati: Falcetta. L’entusiasmo viene però subito smorzato dalla nuova sospensione dei campionati, dovuta a una nuova impennata dei casi Covid19. Il gruppo rimane unito e continua gli allenamenti nei pressi del ‘mitico’ ufficio postale di Bravetta fino a marzo 2021, quando viene data la definitiva conclusione della stagione agonistica. Da li a breve l’allentamento delle restrizioni permette di tornare sul campo e fino a giugno inoltrato la squadra si da appuntamento tutti i martedì per una serie infinita di partitella in famiglia. La 'non stagione' si conclude a Luglio con la cena di fine anno in cui la squadra si dà appuntamento a settembre, con la speranza che il green pass possa permettere lo svolgimento di una stagione intera che ormai manca da due anni.